Davide D’Aprile, nel 2012 “diver” della prima edizione di BIG DIVE, si è trasferito a Londra nel 2014, dove dopo una collaborazione con Retechnica, fonda la sua startup: Beeonsearch.
“Finita l’Università e dopo un dottorato sulla creazione di modelli matematici per descrivere sistemi complessi, sono stato folgorato da un report di McKinsey sui Big Data, che evidenziava la crescita esponenziale delle opportunità di business legate all’analisi dei dati – racconta Davide D’Aprile –. Nel report si sottolineava come uno dei più grandi problemi sarebbe stato la mancanza di figure professionali in grado di gestire, analizzare, comprendere e organizzare questa grande mole di dati. Ho così iniziato a interessarmi all’argomento e mi son imbattuto in BIG DIVE. Mi ha subito colpito per le figure professionali e i docenti coinvolti, per i temi proposti, per l’attenzione posta alla visualizzazione e all’analisi tramite machine learning. Era quello che stavo cercando”.
Dopo il corso, Davide si divide tra ricerca e collaborazioni sul territorio torinese, ma alla fine del 2013 si rende conto che in Italia non vi sarebbero state grandi possibilità di lavorare sui dati. Seppur in crescita, il fenomeno BIG DATA nella penisola era ancora in fase embrionale: nelle aziende era poco diffuso l’utilizzo di sistemi avanzati per l’analisi predittiva dei dati e solo in pochi casi si poteva parlare effettivamente di BIG DATA.
Davide decide così di spostarsi in Inghilterra, dove il tema era invece caldissimo: “Sono arrivato a Londra senza sapere bene cosa avrei fatto, ma nel giro di 2 mesi ho iniziato a collaborare con la startup Retechnica, che offriva API per ottenere una categorizzazione automatica di qualsiasi tipo di testo. È molto interessante, perché il testo viene etichettato non solo limitandosi all’argomento affrontato, ma analizzando anche la qualità e il sentiment. È stata un’esperienza molto formativa, lì innovazione e ricerca si fanno sul serio, investendo soldi”.
E anche tempi e procedure per aprire la propria startup sono decisamente più snelle rispetto all’Italia. Quando Davide decide di aprire Beeonsearch, nata per gestire un grosso cliente americano, conquistato grazie all’attività svolta con Retechnica, sbriga tutte le procedure on line in poco più di 20 minuti, con una spesa di 18 sterline. “Il giorno dopo ho ricevuto via mail ordinaria tutta la documentazione e i codici necessari per la gestione della startup online”, racconta, quasi incredulo.
L’obiettivo di Beeonsearch è quello di rendere ogni software più smart, introducendo potenzialità legate all’analisi automatica del testo, come sottolinea il claim del progetto: Making software smarter.
Nata a settembre 2014, ad oggi Beeonsearch è formata da un team di 4 persone e vanta un portfolio di clienti in costante crescita.
“Un lavoro molto interessante è quello che abbiamo svolto per una importante company statunitense, che ci ha chiesto di realizzare una dashboard da presentare a una compagnia aerea, che permettesse di catalogare tutto ciò che veniva twittato su di loro, non solo in termini di sentiment, ma anche di suddividere i tweet in categorie a seconda del destinatario del tweet all’interno della compagnia. In questo modo i messaggi vengono smistati automaticamente e aiutano i diversi settori a prendere decisioni o fornire risposte sulla base di actionable data”.
Al momento, il futuro di Davide D’Aprile rimane saldamente targato UK: “Mi piacerebbe che il fenomeno BIG DATA esplodesse anche in Italia e succederà per forza, ma per pensare di tornare, dovrebbero cambiare anche la mentalità e il coraggio negli investimenti”.